Pubblicato in: Suggerimenti e news

Chi è il ghostwriter?

chi è il ghostwriter.png

 

Ghostwriter in Italia viene chiamato Scrittore Ombra ed è quella persona che viene solitamente assunta per due esigenze:

– per correggere un manoscritto, una bozza, prima della sua pubblicazione
– per la stesura completa di un opera che può essere un’autobiografia, un saggio, una canzone o più semplicemente una pubblicazione breve per una rivista.

Si ricorre ad un ghostwriter per molte ragioni e la mancanza di tempo è la più accreditata, dopotutto è molto comodo assumere una persona che – in base alle tue esigenze – ti fornisca i testi corretti per le tue pubblicazioni.

Perché investire in un Ghostwriter per i propri contenuti web?

Risparmi tempo, devi solo concordare i tempi e le tematiche
– Investi in una scrittura professionale, riducendo il rischio di gaffe e scivoloni
– Puoi permetterti costanza sul web, senza distoglierti dalla tua attività

Che doveri ha un Ghostwriter?

Il ghostwriter, sia che debba limitarsi a correggere una tua opera, sia che debba redigerla ex novo, ha il dovere di informarsi sull’argomento del tema e di avvicinarsi di molto (se non quasi ricalcare alla perfezione) al tuo modo di parlare. Ha anche il dovere della segretezza e della discrezione, lo scrittore ombra CEDE COMPLETAMENTE tutti i diritti allo scrittore accreditato (la persona che lo assume) e una volta consegnata l’opera questa non gli appartiene più.

Quanto può costare un Ghostwriter?

Dipende dalla commissione, per questa ragione è bene valutare sempre caso per caso. La stesura di testi scientifici e la relativa correzione richiede uno studio dell’argomento e di conseguenza un maggiore dispendio di tempo. La realizzazione di testi più semplici, più discorsivi e divulgativi solitamente non richiede competenze extra e occupa meno tempo, di conseguenza l’investimento è minore. In linea di massima è quasi impossibile dare un’indicazione generalizzata sui costi di un un Ghostwriter, ma è evidente che maggiore sia l’impegno in termini di tempo, maggiore sia la richesta di invesitmento.

Per conoscere più approfonditamente come possa esserti utile un Ghostwriter, per valutare un tuo possibile investimento in questa figura o semplicemente per avere ulteriori informazioni, scrivimi o chiamami senza alcun impegno!

Tel: 392/3874497

Mail: elisa221b@yahoo.it

Skype: daria.banana

Facebook: Writing white lab

Pubblicato in: Suggerimenti e news

Brexit, esplosioni creative delle fanpage

Ovvero: quando è intelligente scrivere un post per parlare d’attualità.

Nonostante molti giornali italiani ieri sbadierassero il contrario in prima pagina, gli inglesi hanno ben visto di scendere dal carro. L’evento può essere letto in diversi modi, ma non essendo io un’esperta di politica internazionale lungi da me tediarvi con noiosissime questioni riguardanti la Brexit e tutte le conseguenze sociali ed economiche.

Eventi come questi sono ganci per chi vuole guadagnare un po’ di visibilità sul web, è quello che sto facendo io in questo momento, è quello che fanno le varie fanpage ironiche di Facebook, ma è anche il modus operandi dei marchi più famosi. Lo ha fatto la Ceres con le comunali di Roma, per esempio: se ne andava in giro con un camioncino promettendo di candidare chiunque, mentre su Fb ribadiva lo stesso messaggio in un post ironico e divertente. In poche parole, i grandi eventi danno la possibilità a tutti di parlare di qualcosa che interessa a molte persone.

Temi caldissimi in questi giorni sono state le comunali di Roma, The Floating Pears di Christo, la Brexit, Hillary Clinton prima donna candidata alla Presidenza Usa: non ti resta che scegliere un argomento e vedere come meglio s’aggancia con la tua professione e con il tuo prodotto.

In questo caso, per farla molto semplice, ho deciso di fare qualcosa di abbastanza usuale ovvero una collana di immagini ironiche prese proprio da Facebook. Ho selezionato alcune immagini delle fanpage che hanno scelto di prendere in giro la Brexit non solo per far ridere i propri followers, ma anche per accalappiarsene di nuovi. Immagini di questo genere sono in grado di raccogliere moltissimi like in pochissimi minuti, la condivisione è talmente tanto elevata che non serve nessuna sponsorizzazione. Per ottenere un risultato simile bisogna però aver per le mani tre elementi essenziali: fantasia con cognizione di causa, un nutrito gruppo di followers fedelissimi e il fattore C (la botta di culo). Io conto anche quello, perché per quanto si voglia fare della teoria sui sistemi di comunicazione efficace, senza il fattore C non si sarebbero visti certi miracoli.

Per preparare un’immagine ironica di questo tipo è necessaria una conoscenza approfondita dei linguaggi dei fruitori di Facebook. Non tutti comunicano alla stessa maniera, è necessario individuare chi sia il nostro pubblico di riferimento e studiarne il modo di parlare. Nel caso delle fanpage ironiche di solito ci si rivolge ad un pubblico giovane, ma abbastanza acculturato, gente che abbia cognizione dell’attualità, della politica interna ed estera e con delle basi scolastiche sufficienti per fare determinati collegamenti.

Una volta studiato il modo di porsi del tuo pubblico (non necessariamente quello dei tuoi clienti, ma anche di coloro che vorresti che lo diventassero) scrivi una battuta, che sia breve e che non sia autoreferenziale (la devono capire tutti!). Non scopiazzare da qualcuno, cavalca l’onda di un divertente modo di dire, ma solo se questo appartiene al linguaggio del tuo target di riferimento. Scegli bene l’immagine, mi raccomando. Ci sono alcuni modi di fare ironia che seguono schemi precisi, quindi richiedono immagini precise. Non c’è nulla di peggio che un immagine sbagliata insieme ad una battuta che pretende d’essere ironica. Nelle immagini che prendono in giro la Brexit si usano anche schemi già esistenti, prendiamone una per fare un esempio.

Foto 24-06-16, 15 09 08

In quest’immagine vediamo Fassino che “sfida” gli inglesi ad andarsene dall’Unione Europea. Per comprendere quest’immagine, per farsi la risata, bisogna ricordarsi di Fassino che sfidò Beppe Grillo ad entrare in politica e che sfidò ancora il Movimento 5 Stelle a candidarsi per le comunali di Torino. Essendo poi eventi effettivamente accaduti, ora facebook ride di queste capacità sovrannaturali del politico d’indovinare il futuro  inventando dei dixit mai esistiti. Ora, se la stessa battuta fosse legata ad un’immagine diversa, magari di Silvio Berlusconi, ecco che non farebbe più ridere e perderebbe di senso. Diventerebbe persino patetica e nessuno la condividerebbe. Quindi se la tua idea è quella di provare un post ironico, bada bene a quello che stai facendo ed assicurati di essere sul pezzo.

In ultimo, cerca di rimanere sempre aggiornato sui trend dei social network e cerca di individuare quali siano gli eventi che maggiormente coinvolgano il tuo target. Studia cosa viene maggiormente condiviso in queste occasioni ed evita scivoloni di stile (non fare parallelismi su Christo e Gesù nel parlare di The Floating Pears se gestisci un negozio di paramenti sacri!)

Ti lascio alle immagini prese da Facebook sulla Brexit, magari qualcuna potrebbe ispirarti! Le immagini senza fonte sono quelle che avevano talmente tante condivisioni che non è stato possibile attribuirne una paternità certa.

Seguimi anche su Facebook!

Questo slideshow richiede JavaScript.

Pubblicato in: Esperienze

The Floating Piers, essere parte di un’opera d’arte.

Finalmente ieri anche sono approdata alla Corte di Christo, accettando l’invito di essere parte integrante dell’opera d’arte che il mondo intero sta invidiando all’Italia. The Floating Piers ha ospitato ad oggi circa 420 mila visitatori, tanto che si è deciso di chiudere il ponte nelle ore notturne a causa – anche – del prematuro deterioramento del telo dorato.

floating piers

Tornando a casa come potevo resistere alla tentazione di raccontarvi la mia esperienza? Ebbene, è stata un’occasione unica ed irripetibile, tanto da potervi dire con molta sicurezza che non lo rifarò mai più. La domanda più ricorrente è stata “ma secondo te quella è arte?” ed il tono di solito è tra lo scettico e l’ironico, come se la mia risposta dovesse essere la più scontata dell’Universo. Invece no, non vi dirò che è stato brutto, inutilmente faticoso e deludente, mentirei e prenderei posto tra quelle migliaia di critici d’arte improvvisati che – da casa – snocciolano giudizi aprioristici circa qualcosa che, di fatto, non hanno per nulla compreso.

Il mio Professore di Storia dell’Arte Contemporanea Roberto Pasini, oltre a farmi perdere i capelli per il suo esame, mi ha dato l’unica vera lezione che ad oggi ritengo ancora fondamentale ed imprescindibile per vivere ciò che è l’Arte Contemporanea in tutte le sue stranezze. “Arte è tutto ciò che chiamiamo Arte”, questo non è solo l’incipit del suo libro “Che cos’è l’Arte?”, ma è anche la prima frase che il Prof. Pasini dice alla platea di studenti, affamati di verità, il primo giorno del suo corso.

floating piers2

Partendo da questo unico punto fermo, personalmente credo sia necessario  sospendere il giudizio popolare ogni volta che ci si avvicina ad una performance, cancellando dal proprio vocabolario tutte quelle parole che catalogherebbero un’opera bella o brutta. Non esistono “una bella performance, un bel quadro, una bella cattedrale” esiste semplicemente capire o non capire il progetto di un artista: lui realizza, partorisce, produce e soffermarsi all’estetica o al primo impatto visivo è limitativo e castrante soprattutto per il fruitore.

floatin piers3

Non dirò che The Foating Pears sia un’opera bellissima, nemmeno il contrario. Non mi interessa che sia bello o brutto, non è importante perché ciò che conta – in questo specifico caso – è che nella mia piccola vita ho avuto l’immenso onore di far parte di un momento artistico, di un progetto: io stessa sono stata l’opera d’arte mentre camminavo con le mie amiche su quel ponte dorato. Io ero arte, le mie amiche erano arte, ognuna di quelle 420mila persone sono state per un giorno un’opera d’arte; come posso ridurre un concetto simile ad un banalissimo “è stato bello”?

Ciò che posso fare è di invitarvi ad andare, prendete il coraggio di farvi quelle cinque ore d’attesa sotto al sole e andate a camminare su The Floating Pears, non toglietevi la possibilità di entrare in un quadro, sentendone l’atmosfera in un’esperienza sensoriale incredibile. Questo è ciò che dovete pensare: quante volte guardando un quadro vi siete detti “sarebbe bello potersi tuffare dentro”, andando a Sulzano e camminando su The Foating Pears lo potrete fare. Entrerete nel sogno di un artista, appoggiando i piedi su un pavimento dipinto per voi, vivendo in un mondo che per qualche ora sarà possibile anche grazie alla vostra presenza.

Non chiedetevi dunque se The Floating Piers sia arte o meno, non mettetevi nelle condizioni di voler giudicare a tutti i costi la performance in sé, ma prendete consapevolezza del fatto che vi sia stata donata una grandissima occasione e che tutta quella fatica sia un gioco che vale la candela. Per una volta accettate d’essere d’arte, accogliendo il sole, l’attesa, la gente e tutti i possibili disagi come un grande momento artistico, un’avventura che vi meritate.

floating piers3

Mi premeva moltissimo esprimere questa opinione, ma ciò detto passo a qualche suggerimento per rendervi più agevole l’accesso a The Floating Piers:

  • Andate in treno, lasciate a casa la macchina.

  • Portate con voi moltissima acqua, io ho congelato quattro litri e mezzo d’acqua e mi sono portata appresso le bottiglie ghiacciate. Non sono bastate, quindi non sottovalutate la possibile disidratazione e non accontentatevi del mezzo litro in borsetta.

  • Mangiate leggero e mettetevi nella borsa qualche mela, un paio di banane, esattamente come fareste andando in spiaggia per una giornata intera.

  • Mettetevi nelle tasche dei pantaloni delle bustine di zucchero, potrebbero tornare utili in caso di giramenti improvvisi.

  • Vestitevi leggeri ma usate una crema protettiva, sulla passerella non v’è ombra! In testa un cappellino e protezione 50 soprattutto per i più piccoli e per le persone molto sensibili. La scottatura è assicurata.

  • Tenete sul naso gli occhiali da sole, la luce è accecante là in mezzo.

  • Comportatevi bene e rispettate le regole: non fumate sulla passerella, pulite se il vostro cane sporca (per la pipì basterà un po’ d’acqua), non disobbedite ai ragazzi dello staff e soprattutto non state troppo vicino ai cigni, rispettateli.

Vi aspetto qui allora, per condividere le vostre impressioni.

Divertitevi, perché è questo ciò che conta davvero.

Pubblicato in: Suggerimenti e news

Cosa posso scrivere nel mio blog?

Come organizzare la pagina “About me” / “Chi Sono”

POST FB

 

Finalmente ti sei convinto a realizzare un blog o un sito internet per la tua attività, ma ora che ti hanno consegnato “le chiavi” del tuo piccolo spazio virtuale non hai la minima idea di cosa scrivere. NIENTE PANICO! Gli spazi si riempiranno e le idee non tarderanno ad arrivare. Come primissima cosa potresti provare a costruire un testo che ti presenti al cliente, raccontando chi sei e cosa fai. Per il tuo pubblico è infatti molto importante sapere con precisione chi sia il loro interlocutore, per avere un’idea concreta (e rassicurante) della persona con la quale potrebbero fare un accordo commerciale.

Per scrivere la pagina “CHI SONO” potresti partire da queste piccole regole:

  1. Le 5W: WhoWhatWhenWhereHow. Il tuo lettore deve sapere chi sei, cosa fai, quando lo fai, dove lo fai e soprattutto come lo fai. Cerca di mettere insieme una frase corposa ma leggera in modo tale da rispondere a queste prime cinque fondamentali domande.

  2. Non dire le bugie, non esagerare con gli aggettivi qualificativi e lascia a casa i superlativi. Sii onesto e misurato, sia che tu voglia dare un taglio ironico o un taglio formale.

  3. Mantieni aggiornata la pagina, fai in modo che rappresenti una fotografia sempre del tuo oggi, mai del tuo ieri.

  4. Non usare mai “io faccio, io dico …” cerca di non dare l’idea di una persona arrogante ed egocentrica, non porti al centro del tuo scritto, ma metti in risalto le esigenze del tuo cliente ed il modo con il quale tu cerchi di soddisfarle. Non lodarti mai, piuttosto sii propositivo e dimostrati sempre aperto al dialogo e al confronto.

  5. Chiudi il pezzo ricordando dove possono trovarti: facebook, twitter o altri social. Renditi reperibile ovunque, più sarai presente, più sarà semplice trovarti.

Spero di averti dato qualche dritta utile per dare vita alla tua pagina di presentazione, se hai domande rimango qui, scrivimi!

Mi trovi anche su FACEBOOK.

Pubblicato in: Suggerimenti e news

Cosa può fare per me un copywriter?

Prima di rispondere a questa domanda vorrei che tu avessi ben chiaro quale sia il lavoro di un copywriter. Prendiamo un commerciante o un libero professionista che decida di buttarsi come un pesce nel mare dell’internet e prendiamo un web designer che si proponga di preparargli il sito: a questo punto sarebbe bene mettere in campo un copywriter.

Per un’attività commerciale avere un sito è un’ottima risorsa, avvalersi di una pagina facebook può rivelarsi molto fruttuoso, ma cosa succede una volta messa in piedi tutta l’impalcatura? Bisogna trovare il tempo per scrivere e per scrivere in rete c’è bisogno di creatività e di conoscenze specifiche.

cosa può fare per me un copywriter

Il copywriter è quel professionista che impiega molto tempo online, aggiornandosi ora per ora sulle novità di un mondo che corre velocissimo. Nell’universo dell’internet quello che s’è fatto ieri è già superato, occorre essere veloci e proporre rapidamente contenuti all’avanguardia. Proprio grazie a questa figura professionale puoi dormire con sette cuscini sotto alla testa, almeno per quanto riguarda i testi che danno vita al tuo sito internet e all’aggiornamento costante dei tuoi social network. Il copywriter, infatti, studia come parlare al tuo cliente ideale, si interessa al tuo registro linguistico e a ciò che vuoi trasmettere ai tuoi potenziali acquirenti. Individua assieme a te il target del tuo marketing e scopre come presentarti al meglio, in modo tale che più gente possibile possa raggiungerti e comprendere il tuo lavoro.

Il copywriter ha studiato le tecniche utili a rendere i tuoi testi interessanti, ha sviluppato nel tempo diversi stili di scrittura, ma soprattutto ha il tempo che a te manca, perché questo è il suo lavoro. Il copywriter non opera mai da solo, non ha questa presunzione: accanto a lui ci sono sempre altre figure professionali, quali gli esperti SEO, web designer e consulenti di marketing. Per questa ragione il prodotto che ti offre un copywriter è ben diverso da quello che potresti creare da solo: è un prodotto che viene realizzato attraverso competenze specifiche e costanti aggiornamenti.

Cosa può fare per te un copywriter, dunque?

  • Può scrivere i testi del tuo sito internet, parlando in modo chiaro ai tuoi clienti e rendendoti facile da trovare sui motori di ricerca

  • Può aiutarti ad organizzare una linea editoriale per il tuo blog oppure per gli altri social

  • Può scrivere i testi della tua pubblicità

  • Può correggere le tue bozze, darti suggerimenti per migliorarle

  • Può prepararti comunicati stampa

  • Può darti dei consigli ed insegnarti a fare da solo

Avvalersi di un copywriter, come avrai certamente capito, significa prima di tutto riuscire a calibrare una comunicazione efficace in rete, significa avere una persona alla quale delegare in serenità la gestione dei propri social network, ma soprattutto significa utilizzare strumenti professionali per incrementare la propria visibilità e per comunicare al meglio con il proprio pubblico di riferimento.

Se stai pensando di realizzare un sito per la tua attività, se vuoi utilizzare facebook per promuovere la tua azienda scrivimi o chiamami, anche solo per una chiacchierata conoscitiva. Ti presenterò il mio lavoro, anche attraverso le mie esperienze passate e quelle in corso e vedremo insieme in che modo le mie competenze possono esserti utili.

Vieni a trovarmi su Facebook!

Pubblicato in: Su di me

Cos’è Writing White Lab?

Eccoci, ci siamo. Oggi è il 21 Giugno 2016, l’estate è iniziata e l’inverno oramai è un capitolo chiuso. Tutto sembra pronto per l’apertura di quell’enorme portone che tutti promettono quando si chiudono le porte, avrò mica lasciato le chiavi a casa? Probabilmente ci ho lasciato l’umorismo, a casa.

Oggi ho deciso finalmente di dare voce al mio piccolo sogno nel cassetto, scegliendo consapevolmente di non ascoltare mai più tutte quelle voci che gridano “quand’è che ti troverai un lavoro vero, con uno stipendio vero e diventerai grande?”. Quelle voci le ho ascoltate fin troppo e ogni volta che ho provato ad adattarmi alle loro richieste ho collezionato i peggiori crash della mia storia personale.

Così vi presento il Writing White Lab, il mio coraggiosissimo tentativo di farcela da sola, mettendo a disposizione di chiunque una delle cose che mi riesce meglio: scrivere. Da sempre porto chiuso nel cervello (e nel cuore) il grande sogno di vivere scrivendo, ma non ho mai trovato il coraggio di farmi avanti. Oggi ho deciso: è giunta l’ ora di crearsi il momento giusto, perché di aspettarlo mi sono stufata.

POST DEFINITIVO

Il Writing White Lab è un piccolo spazio che offre un enorme servizio: scrivo io per te, tu continua a lavorare e non ti preoccupare. Hai bisogno di testi per il tuo blog, per il tuo sito o necessiti della manutenzione della tua pagina Facebook? Mettiti comodo e non pensarci, me ne occupo io. Devi preparare delle schede prodotto, delle brochure, dei volantini? Tutto quello che riguarda la parte testuale puoi affidarla a me. Posso scrivere tutto ciò che vuoi, come lo desideri: tu dimmi solo quello che vuoi trasmettere e ci penserò io a renderti il massimo.   Writing White Lab è un servizio di copywriting per il web e non.

Ecco cosa ho deciso di fare! Da Gennaio ho preso questo sentiero e trovandolo sempre più adatto ai miei passi ho deciso di farne la mia strada principale. Andrò con calma e farò molta attenzione, curerò ogni singola decisione e mi metterò in gioco fino a crearmi il mio piccolo successo personale.

Nel far capolino nella rete presentandovi il mio progetto, colgo anche l’occasione per ringraziare i miei amici e mio marito, perché senza il loro sostegno costante non avrei mai preso coraggio per espormi ed iniziare questa attività; ringrazio anche chi mi ha presa per mano e mi ha aiutata a focalizzare i miei obiettivi ed i miei desideri. Ringrazio anche chi deciderà di parlare bene di me, ma anche chi deciderà di parlarne male, dopotutto si sa che non esiste la cattiva pubblicità.

Seguimi anche su Facebook